L'Asp informa sulle misure adottate per la prevenzione del rischio da covid-19

Pubblicata il 07/04/2020

Che situazione sta vivendo la Casa di riposo e che misure di sicurezza sono state adottate?

La Casa di riposo di Venzone come tutte le strutture per anziani ha provveduto ad adottare delle misure per evitare che il personale e i visitatori contagino le persone anziane accolte.

Dal 24 febbraio è stato consentito l’accesso ad un solo famigliare per volta nelle fasce orarie di somministrazione dei pasti, per facilitare l’ingresso delle persone che aiutavano nell’imboccamento delle persone disfagiche. Sono state inoltre fornite, attraverso specifico protocollo, tutte le indicazioni necessarie per consentire l’immediata individuazione di casi sospetti ed evitare la diffusione del virus.

Dal 6 marzo, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 1, comma 1, lettera m) del DPCM del 4.03.2020, l’accesso ai parenti e visitatori è stato limitato ai soli casi indicati dal Medico di medicina generale con funzioni di direzione sanitaria. Di fatto nessun MMG ha autorizzato l’accesso ai parenti e visitatori e pertanto, da tale data, la struttura è stata interdetta all’accesso di persone esterne.

Con successivo protocollo dd. 31.03.2020, a seguito delle disposizioni dell’Azienda sanitaria territorialmente competente, l’accesso alla struttura è stato definitivamente vietato a tutte le persone non coinvolte nell’attività assistenziale.

Ci sono casi di COVID positivi o casi ospiti in quarantena precauzionale?

Al momento non si registrano casi positivi e non ci sono ospiti in quarantena precauzionale.

Gli ospiti della casa di riposo come vivono la situazione e come possono comunicare con i parenti all’esterno della struttura?

A causa delle restrizioni per evitare la diffusione del virus, la vita nella struttura è profondamente cambiata. Tutte le attività di socializzazione, di animazione e di assunzione dei pasti sono state riorganizzate al fine di garantire il rispetto delle distanze di sicurezza tra gli ospiti e tra gli operatori.

Sta venendo a mancare, a causa del divieto di accesso e del rispetto delle misure di sicurezza, quel valore di comunità e integrazione che ha sempre distinto questa struttura e che si è creato nel tempo grazie alla presenza numerosa e costante di famigliari e volontari e dai rapporti interpersonali tra gli ospiti.

Si è iniziato pertanto a percepire un generale stato di tristezza e per cercare di superarlo sono state messe in atto numerose attività ricreative che, da questa settimana, potranno essere implementate grazie anche alla donazione di un televisore di grandi dimensioni da parte dei soci della Riserva di Caccia di Venzone.

Per facilitare i contatti con i parenti si è provveduto ad attivare, sin da subito, sia i contatti telefonici che le videochiamate. Queste ultime possono ora essere utilizzate con maggiore facilità e frequenza grazie ad un tablet che ci è stato donato, la scorsa settimana, grazie ad una raccolta fondi attivata da una giovane ragazza tolmezzina, Beatrice Candido.

In occasione delle prossime festività pasquali è nostra intenzione, inoltre, organizzare tra famigliari e ospiti “saluti protetti dalla terrazza” per permettere, anche se da lontano e dall’alto, alle persone di rivedersi e di ritrovarsi.

Per quanto riguarda gli operatori che lavorano all’interno della struttura che modalità sono state attivate per evitare che il virus possa insidiarsi?

L’Azienda pubblica di servizi alla persona ha esternalizzato tutti i servizi e pertanto la responsabilità dell’adozione delle misure per prevenire il contagio tra i dipendenti sono di competenza del soggetto aggiudicatario. In ogni caso per avere certezza che tutto il personale segua comportamenti corretti sono stati adottati specifici protocolli con i quali, tra l’altro, si prevede che ogni dipendente prima di accedere alla parte residenziale della struttura, segua procedure corrette di igienizzazione e proceda con la misurazione della temperatura.

È stato predisposto un piano di isolamento qualora risultasse un piano positivo’

Ovviamente il piano è stato predisposto e prevede diverse fasi attuative in relazione alla gravità e alla numerosità dei contagi.


 

A cura della Presidente Cosetta Dario e del direttore generale Annalisa Faggionato

torna all'inizio del contenuto