PRESENTAZIONE STRATEGIE PAT - 2021

Cos’è il PAT?
L’Amministrazione comunale di Borgo Veneto porterà all’attenzione del Consiglio Comunale e della Cittadinanza il Piano di Assetto del Territorio, o “PAT”, che assieme al futuro “Piano degli Interventi” (PI) sostituirà definitivamente il vecchio Piano Regolatore (PRG).
Il nuovo Piano è prodotto secondo la Legge Regionale n° 11/2004, che ha “sdoppiato” il vecchio PRG in due parti, diverse e conseguenti.
La prima è il PAT, che fissa gli obiettivi e le condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni ammissibili. E’ redatto dal Comune su previsioni almeno decennali.
Il PAT, da solo, non è il vecchio PRG, perché non ha conseguenze fondiarie immediate: serve solo a disegnare le linee strategiche dello sviluppo locale nel prossimo decennio.
Il Comune potrà poi mettere in pratica quanto stabilito dal PAT, mese dopo mese, attraverso i “Piani degli Interventi”, o PI, che rappresenteranno la seconda parte del percorso di pianificazione, che saranno di sola competenza del Consiglio Comunale, risparmiando la lunga e complessa istruttoria delle Varianti che in passato competeva agli uffici regionali.
Dopo la prima approvazione del PAT da parte del Consiglio Comunale ci sarà un momento di condivisione e concertazione pubblica da parte della Cittadinanza, delle Associazioni sociali presenti sul territorio e delle Autorità Ambientali competenti (Soprintendenze, Genio Civile, Consorzio di Bonifica, etc.), che avranno modo di presentare osservazioni correttive o migliorative. Il PAT sarà poi sottoposto alla valutazione e approvazione da parte degli Uffici regionali e provinciali, prima di tornare al Comune per la definitiva approvazione condivisa.
In estrema sintesi, ecco alcune delle differenze tra PAT e PRG:
  1. Nel PAT scompare la zonizzazione. Non troveremo nel PAT le Zone A, B, C, D (la zonizzazione sarà affidata al Piano degli Interventi);
  2. Il PAT non localizza volumi e non assegna diritti edificatori su singole proprietà: stabilisce le quantità generali di dimensionamento per grandi Ambiti Territoriali Omogenei. In questo modo i diritti edificatori riguardanti le aree di trasformazione non sono più legati alla proprietà delle aree, ma diventano un bene comune, una risorsa della comunità che sarà oggetto di trattativa in sede di Piano degli Interventi, in funzione delle priorità che saranno stabilite;
  3. Dunque non troveremo nel PAT le precise mappature delle aree soggette a esproprio, ma solo linee di sviluppo generali.
Tutto il lavoro necessario per la formazione del PAT è riassunto da quattro tavole di sintesi:
Tavola 1: i “vincoli”, che derivano da infrastrutture, strade, fiumi, Ville venete, Depuratori, Cimiteri e in generale da pianificazioni di ordine superiore;
Tavola 2: segnala le parti di territorio dotate di particolare valore storico, ambientale o paesaggistico da tutelare, che sono definite “invarianti”;
Tavola 3: cataloga le “fragilità” ambientali, dovute a zone dove non è conveniente o possibile edificare. Per esempio: zone soggette ad allagamenti, con terreni scadenti, o soggette a rischi ambientali;
Tavola 4 di sintesi, o della “trasformabilità”: mostra le zone dove sarà possibile stabilire i prossimi insediamenti, ottenute escludendo le zone protette, le particolarità ambientali e storiche, e anche le aree inadatte, evidenziate dalle tre tavole precedenti.
Per costruire il PAT vanno studiati e rilevati i punti critici e i problemi che caratterizzano l’attuale stato del territorio e dell’ambiente. Bisogna soprattutto avere una “visione” verso cui orientare le scelte future: per stabilire quali nuove opere dovranno essere realizzate (eventuali nuove strade e nuovi insediamenti, valutando i loro impatti sul territorio e sulla qualità della vita), per decidere quali parti dovranno essere riqualificate (di valore storico, ambientale, paesaggistico) e quali invece le risorse e i valori non sacrificabili. In definitiva, come dovrà essere il paese di domani.
Il PAT è uno strumento complesso, che sarà sottoposto all’esame di moltissimi Enti, Agenzie e portatori d’interesse, primi tra tutti i Cittadini, per disegnare scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio comunale che siano sostenibili, individuando le specifiche vocazioni e le invarianti di natura geologica, geomorfologica, idrogeologica, paesaggistica, ambientale, storico monumentale e architettonica, in conformità agli obiettivi e indirizzi espressi nella pianificazione territoriale di livello superiore e alle esigenze della comunità.
Ci sarà tempo poi, con la successiva stesura del Piano degli Interventi (PI) per scendere nel dettaglio, per parlare di interventi puntuali, di scelte operative, di lotti e piani attuativi; per raccogliere e soddisfare gli interessi dei singoli, certi ormai che con il PAT alle spalle, tutto avverrà con equità e nel rispetto dell’equilibrio tra uomo e ambiente.
Descrizione
FINE CONCERTAZIONE (222.82 KB)
Inserita il 19/01/2022
Modificata il 19/01/2022
PARERE MOTIVATO R.A.P. (478.15 KB)
Inserita il 19/01/2022
Modificata il 19/01/2022
AVVISO PUBBLICO - 2020 (104.44 KB)
Inserita il 10/12/2020
Modificata il 30/12/2020
DELIBERAZIONE GC 141 DEL 14-12-2020 (501.79 KB)
Inserita il 10/12/2020
Modificata il 29/12/2020
MODULO PER MANIFESTAZIONI DI INTERESSE - 2021 (1.43 MB)
Inserita il 10/12/2020
Modificata il 15/12/2020
DOCUMENTO PRELIMINARE E RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE - 2020
Inserita il 10/12/2020
Modificata il 15/12/2020
DELIBERAZIONE GC 103 DEL 23-10-2020 REVOCA DP RAP 2019 (361.01 KB)
Inserita il 28/10/2020
Modificata il 10/12/2020
NUOVE LINEE PROGRAMMATICHE (423.59 KB)
Inserita il 28/10/2020
Modificata il 10/12/2020
MODULO PER MANIFESTAZIONI DI INTERESSE - 2019 (1.42 MB)
Inserita il 08/10/2019
Modificata il 10/12/2020
AVVISO DI DEPOSITO - 2019 (288.38 KB)
Inserita il 07/10/2019
Modificata il 10/12/2020
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