La genesi del Progetto di recupero

Sistemazione trincee

La consapevolezza delle indubbie potenzialità e della straordinaria consistenza del patrimonio dei resti materiali lasciati dalla Grande Guerra sugli Altipiani aveva spinto la Comunità Montana a lanciare nel novembre 1996 una prima proposta di legge nazionale per il "recupero e la valorizzazione dei manufatti di interesse storico – culturale della Grande Guerra": proposta, che dopo varie modifiche ed integrazioni ha visto la promulgazione, nel marzo 2001, della Legge n. 78 "Tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale" che riconosce, in sede di prima applicazione, priorità agli interventi relativi proprio alle zone di guerra interessate dagli eventi bellici del 1916 – 1917 sugli altopiani vicentini (art. 11, ultimo comma).



 

Successivamente, nella primavera del 2001, le quattro Comunità dell'alto vicentino (la CM dei Sette Comuni, la CM Leogra - Timonchio, la CM Alto Astico - Posina e la CM Agno - Chiampo) e la Provincia di Vicenza, con la preziosa attività di indirizzo della Soprintendenza ai Beni ambientali di Verona, hanno elaborato il "PROGETTO PER LA TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE SUGLI ALTIPIANI VICENTINI": Progetto che nel 2002 è stato sottoposto all'esame del Comitato Tecnico-Scientifico Speciale per la Tutela del Patrimonio della Prima Guerra Mondiale appositamente costituito in seno al Ministero per i Beni e le Attività Culturali ottenendo parere favorevole e, nel dicembre 2004, la definitiva assegnazione delle risorse previste dall'art. 11, commi 2 e 3 della legge n. 78/2001 (rispettivamente: contributo una tantum di euro 516.475,00 e mutuo quindicinale a tasso fisso di ulteriori 5.782.529,77 euro).

 

Forte Interrotto - facciata estOsservatorio Torino - Cima Caldiera
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