Recupera con Gusto: iniziativa itinerante contro lo spreco alimentare
Pubblicata il 10/07/2020
I NUMERI DELLO SPRECO ALIMENTARE
La notizia è "storica": lo spreco alimentare nelle case degli italiani diminuisce del 25%, per la prima volta negli ultimi 10 anni (dati febbraio 2020 - Osservatorio Waste Watcher).
Un trend positivo, se consideriamo che solo nel 2014 1 italiano su 2 dichiarava di gettare cibo quasi ogni giorno, ma non sufficiente perché ogni nucleo familiare getta ancora nella spazzatura 4,9 € a settimana, principalmente di frutta e verdura, pane, formaggi e latticini.
Le cause principali degli sprechi domestici sono evitabili agendo sulla cultura delle persone:
Lo spreco alimentare è una sfida ambientale, sociale ed economica mondiale a cui sono imputabili grandi diseguaglianze e sofferenze di fronte alle quali non possiamo più restare indifferenti.
La recente pandemia, dovrebbe inoltre averci ricordato quanto stretto sia il legame tra salute dell'ambiente e salute della persona: la prevenzione allo spreco alimentare va in questa direzione, lavorando sulle connessioni cibo-salute-ambiente.
Oggi, 1 italiano su 3, in fase di acquisto presta attenzione ai diversi fattori che possono impattare, positivamente o negativamente, sull'ambiente e 1 su 2 alla stagionalità dei prodotti.
Ciò che si fa ancora fatica a percepire è l'impatto, economico e ambientale, delle perdite e degli sprechi alimentari in termini di mc di acqua sprecata, tonnellate di CO2 emesse in atmosfera ed ettari di risorse depauperate.
Coinvolgere i cittadini continua perciò ad essere fondamentale perché il tema dello spreco alimentare riguarda direttamente le abitudini quotidiane in fase di acquisto e in casa, nella conservazione del cibo e nelle scelte prese in cucina.
L'EDUCAZIONE SCOLASTICA
Lo spreco alimentare si nasconde anche nelle scuole dove, secondo numerose indagini, viene sprecato tra il 20% e il 50% del cibo preparato nelle mense.
Un'enormità, frutto di cattive abitudini che possono essere corrette sensibilizzando gli operatori scolastici ed educando i bambini ad evitare inutili sprechi già in fase di acquisto e poi in cucina, ragionando su packaging, quantità, stagionalità, riutilizzo creativo degli avanzi.
LA CHIUSURA DEL CERCHIO: IL COINVOLGIMENTO DEL TERZO SETTORE
La naturale evoluzione di un percorso di sensibilizzazione alla riduzione dei rifiuti e dello spreco alimentare è rappresentata dal coinvolgimento di Associazioni del territorio impegnate nell'integrazione sociale delle minoranze o nell'aiuto alle fasce sociali più deboli.
Diverse iniziative prevendono il coinvolgimento di ex carcerati che producono conserve e marmellate trasformando il cibo non più idoneo alla vendita in risorsa prima che diventi scarto; altre coinvolgono le scuole di cucina per edicare i giovani chef allo spreco zero tra i fornelli; o ancora GDO e catena ristorativa che mettono a disposizione delle Associazioni caritatevoli le eccedenze, i cibi pronti non consumati o gli alimenti prossimi alla scadenza.
RECUPERA CON GUSTO: INIZIATIVA ITINERANTE CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE
Un progetto televisivo senza precedenti, prodotto da Serit in collaborazione con il Consiglio di Bacino Verona Nord, rivolto a chi ama cucinare e sperimentare nuovi sapori, utilizzando i prodotti tipici del territorio in modo creativo e attento ad evitare gli sprechi.
Il furgone elettrico di "Recupera con gusto" - allestito per ospitare ai fornelli Sindaci veronesi e personalità dello sport, della cultura, dell'economia e dello spettacolo coinvolti nella preparazione di ricette ideate dagli chef Simone Montesano e Giulia Vesentini con l’ausilio degli allievi messi a disposizione dall’Istituto Carnacina di Bardolino - ha già toccato, da febbraio 2020, una decina di Comuni del bacino e riscosso notevole apprezzamento. Ed è pronto a raggiungere altri Comuni dopo la pausa estiva.
Le puntate della trasmissione condotta dal giornalista Gigi Vesentini sono in programma sull'emittente TeleNuovo la domenica sera e in replica nel corso della settimana.
"Partecipando a questa iniziativa riusciamo a trasmettere alle famiglie e ai ragazzi l’importanza di non sprecare il cibo, utilizzando anche gli avanzi grazie a ricette creative, proprio come facevano i nostri nonni; così facendo, privilegiamo le tante eccellenze stagionali del nostro territorio e recuperiamo, oltre al cibo, le nostre tradizioni" dichiara Gianluigi Mazzi, presidente del Consiglio di Bacino Verona Nord.
Cucinare con l'obiettivo di non buttare nulla nel bidoncino dell’umido e del secco “Per fare un favore non solo all’ambiente ma anche alle nostre tasche. In ogni puntata è presente un rappresentante di Coldiretti poiché non si parla solo di rifiuti ma di ambiente in generale, ecco quindi che i prodotti utilizzati a Km 0 fanno bene al territorio perché non necessitano di essere trasportati, magari per giorni interni, prima di arrivare sulle nostre tavole.” spiega il presidente di Serit Massimo Mariotti.
L'impegno comune di politica e istituzioni deve essere quello di mirare al coinvolgimento della collettività, dagli enti pubblici alle imprese produttrici, dalla GDO alla scuola, con la definizione di obiettivi mirati e misurabili in termini di riduzione delle emissioni e diminuzione dell'impatto ambientale, informazione costante dell’opinione pubblica e rieducazione dei cittadini ad abitudini di acquisto e consumo più consapevoli e virtuose.
Il furgone utilizzato è elettrico, quindi ad emissioni zero, e potrà in futuro essere utilizzato dai Comuni, enti ed associazioni per manifestazioni in piazza e iniziative ecologiche col fine di sensibilizzare la cittadinanza a produrre sempre meno rifiuti.
L'iniziativa è stata accolta da partner importanti come Coldiretti, Cantina Farina, Frantoio Redoro e Ice Car.
La notizia è "storica": lo spreco alimentare nelle case degli italiani diminuisce del 25%, per la prima volta negli ultimi 10 anni (dati febbraio 2020 - Osservatorio Waste Watcher).
Un trend positivo, se consideriamo che solo nel 2014 1 italiano su 2 dichiarava di gettare cibo quasi ogni giorno, ma non sufficiente perché ogni nucleo familiare getta ancora nella spazzatura 4,9 € a settimana, principalmente di frutta e verdura, pane, formaggi e latticini.
Le cause principali degli sprechi domestici sono evitabili agendo sulla cultura delle persone:
- preparazione di pasti troppo abbondanti che generano "avanzi"
- cibo non consumato in tempo, gettato nella pattumiera perché oltre la scadenza indicata sulla confezione o perché deperito e all'apparenza non più commestibile.
- inadeguata conservazione degli alimenti e limitata conoscenza delle modalità per cucinare riducendo gli sprechi
- generalmente gli adulti sprecano in termini assoluti più dei bambini
Lo spreco alimentare è una sfida ambientale, sociale ed economica mondiale a cui sono imputabili grandi diseguaglianze e sofferenze di fronte alle quali non possiamo più restare indifferenti.

Oggi, 1 italiano su 3, in fase di acquisto presta attenzione ai diversi fattori che possono impattare, positivamente o negativamente, sull'ambiente e 1 su 2 alla stagionalità dei prodotti.
Ciò che si fa ancora fatica a percepire è l'impatto, economico e ambientale, delle perdite e degli sprechi alimentari in termini di mc di acqua sprecata, tonnellate di CO2 emesse in atmosfera ed ettari di risorse depauperate.
Coinvolgere i cittadini continua perciò ad essere fondamentale perché il tema dello spreco alimentare riguarda direttamente le abitudini quotidiane in fase di acquisto e in casa, nella conservazione del cibo e nelle scelte prese in cucina.
L'EDUCAZIONE SCOLASTICA
Lo spreco alimentare si nasconde anche nelle scuole dove, secondo numerose indagini, viene sprecato tra il 20% e il 50% del cibo preparato nelle mense.
Un'enormità, frutto di cattive abitudini che possono essere corrette sensibilizzando gli operatori scolastici ed educando i bambini ad evitare inutili sprechi già in fase di acquisto e poi in cucina, ragionando su packaging, quantità, stagionalità, riutilizzo creativo degli avanzi.
LA CHIUSURA DEL CERCHIO: IL COINVOLGIMENTO DEL TERZO SETTORE
La naturale evoluzione di un percorso di sensibilizzazione alla riduzione dei rifiuti e dello spreco alimentare è rappresentata dal coinvolgimento di Associazioni del territorio impegnate nell'integrazione sociale delle minoranze o nell'aiuto alle fasce sociali più deboli.
Diverse iniziative prevendono il coinvolgimento di ex carcerati che producono conserve e marmellate trasformando il cibo non più idoneo alla vendita in risorsa prima che diventi scarto; altre coinvolgono le scuole di cucina per edicare i giovani chef allo spreco zero tra i fornelli; o ancora GDO e catena ristorativa che mettono a disposizione delle Associazioni caritatevoli le eccedenze, i cibi pronti non consumati o gli alimenti prossimi alla scadenza.
RECUPERA CON GUSTO: INIZIATIVA ITINERANTE CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE
Un progetto televisivo senza precedenti, prodotto da Serit in collaborazione con il Consiglio di Bacino Verona Nord, rivolto a chi ama cucinare e sperimentare nuovi sapori, utilizzando i prodotti tipici del territorio in modo creativo e attento ad evitare gli sprechi.
Il furgone elettrico di "Recupera con gusto" - allestito per ospitare ai fornelli Sindaci veronesi e personalità dello sport, della cultura, dell'economia e dello spettacolo coinvolti nella preparazione di ricette ideate dagli chef Simone Montesano e Giulia Vesentini con l’ausilio degli allievi messi a disposizione dall’Istituto Carnacina di Bardolino - ha già toccato, da febbraio 2020, una decina di Comuni del bacino e riscosso notevole apprezzamento. Ed è pronto a raggiungere altri Comuni dopo la pausa estiva.
Le puntate della trasmissione condotta dal giornalista Gigi Vesentini sono in programma sull'emittente TeleNuovo la domenica sera e in replica nel corso della settimana.

Cucinare con l'obiettivo di non buttare nulla nel bidoncino dell’umido e del secco “Per fare un favore non solo all’ambiente ma anche alle nostre tasche. In ogni puntata è presente un rappresentante di Coldiretti poiché non si parla solo di rifiuti ma di ambiente in generale, ecco quindi che i prodotti utilizzati a Km 0 fanno bene al territorio perché non necessitano di essere trasportati, magari per giorni interni, prima di arrivare sulle nostre tavole.” spiega il presidente di Serit Massimo Mariotti.
L'impegno comune di politica e istituzioni deve essere quello di mirare al coinvolgimento della collettività, dagli enti pubblici alle imprese produttrici, dalla GDO alla scuola, con la definizione di obiettivi mirati e misurabili in termini di riduzione delle emissioni e diminuzione dell'impatto ambientale, informazione costante dell’opinione pubblica e rieducazione dei cittadini ad abitudini di acquisto e consumo più consapevoli e virtuose.
Il furgone utilizzato è elettrico, quindi ad emissioni zero, e potrà in futuro essere utilizzato dai Comuni, enti ed associazioni per manifestazioni in piazza e iniziative ecologiche col fine di sensibilizzare la cittadinanza a produrre sempre meno rifiuti.
L'iniziativa è stata accolta da partner importanti come Coldiretti, Cantina Farina, Frantoio Redoro e Ice Car.

