Consiglio Verona Nord: il Piano d’Ambito

Pubblicata il 17/09/2020

Premessa
Il piano d’ambito del Consiglio di Bacino Verona Nord è stato redatto nel periodo Novembre 2019 - Maggio 2020 dalla stretta e sistematica collaborazione tra gli uffici tecnici del Consorzio di Bacino Verona Due del Quadrilatero e i consulenti tecnici incaricati della redazione (OIKOS Progetti srl, Altereko sas); in contemporanea al confronto, costante e diretto, portato avanti dalla Direzione del CdB Verona Nord con tutte le Amministrazioni dei 58 Comuni che ne fanno parte, attraverso l’organizzazione di incontri territoriali.
Il Piano d’Ambito rappresenta le linee strategiche secondo le quali si svilupperà, nei prossimi anni, la gestione dei rifiuti urbani nei 58 Comuni (dalla Lessinia al Lago di Garda, dalla Valpolicella all’Est Veronese, dalla zona pedemontana alle porte del Capoluogo provinciale ai comuni di pianura) per oltre 420.000 abitanti e un’importante presenza turistica.
Alla base dei criteri di redazione del Piano, i dettami e gli obiettivi dell’Economia Circolare contenuti nelle direttive Europee sui rifiuti e sugli imballaggi. 
 
Attualmente (anno 2018) nei 58 Comuni del Consiglio di Bacino Verona Nord vengono prodotti 233.332 tonnellate di rifiuti/anno (pari a 531 kg per abitante residente) e di questi circa 150.000 tonnellate sono gestiti tramite le raccolte differenziate, mentre quasi 48.500 tonnellate sono rifiuto secco (da smaltire in discarica o inceneritori). La raccolta differenziata è pari al 71,6%, un dato di eccellenza ma ancora inferiore agli obbiettivi dettati dalla programmazione Regionale del Veneto, soprattutto in alcune zone del territorio del Bacino (zona Lago e zona Montagna). 

La concertazione e la partecipazione
Il Consiglio di Bacino Verona Nord ha voluto realizzare questo percorso progettuale attraverso momenti di partecipazione e confronto con gli amministratori del territorio:
_ un primo momento di confronto è avvenuto a Dicembre 2019 in sede plenaria per confrontarsi sull'analisi dello stato di fatto e delle problematiche nella gestione attuale per discutere/anticipare le possibili linee di intervento;
_ ... 2020 sono. stati effettuati incontri territoriali per le 4 zone (vedi premessa), in modo da valutare le proposte di modifica elaborate insieme a gruppi di amministratori e registrare le richieste di integrazione e modifica.
Quindi, prima dell'approvazione del piano, è stata eseguita un'azione di valutazione sulla base delle osservazioni formulate dalle singole amministrazioni comunali.

Le scelte di fondo per la gestione dei rifiuti urbani concertazione e la partecipazione
Le scelte operative prevendono un modello unificato di raccolta dei rifiuti urbani che è basato sulla raccolta domiciliare mirata ad avere un servizio uniforme per zone omogenee, offrendo alle utenze un servizio di qualità, con costi sostenibili per le amministrazioni e con rifiuti riciclabili di elevata qualità per avere concrete possibilità di riciclo materiale.
Gli obbiettivi principali contenuti nel Piano d’Ambito dei 58 Comuni del Consiglio di Bacino Verona Nord sono riassumibili secondo quattro linee tematiche: 
  1. Minimizzazione del rifiuto secco/residuo, dato che il territorio della provincia di Verona non è dotato di impianti di smaltimento finale del rifiuto secco (e degli ingombranti) che consentano l’autosufficienza nel medio periodo. I costi di trasporto del Secco agli impianti di smaltimento in Regione Veneto e l’aumento del costo unitario (€/t) nel medio e lungo periodo, possono essere contenuti solamente attraverso una politica attiva di gestione che massimizzi la raccolta differenziata e riduca/prevenga i rifiuti da smaltire
  2. Promozione della raccolta differenziata di qualità, onde massimizzare le possibilità di effettivo recupero (materiale) delle frazioni differenziate e gli introiti economici derivanti dalla cessione dei materiali.
  3. Trasformazione dell’attuale Tariffa sui rifiuti di tipo presuntivo e determinata a livello di singolo Comune verso un modello di Zona o di Ambito, con servizi soggetti a tariffazione puntuale e con un ruolo di gestione e predisposizione centralizzato sugli uffici di Ambito.
  4. Attivazione di sistemi di registrazioni dei servizi di raccolta sul territorio, in modo da avere un sistema di monitoraggio GIS-based dei servizi erogati per i singoli Comuni e disporre di informazioni certe in relazione all’utilizzo dei servizi domiciliari da parte delle singole utenze.
  5. Ottimizzazione degli sbocchi impiantistici assicurando l’operatività di impianti sul territorio del CdB che consentano una prima “lavorazione” della frazione multi-materiale, degli ingombranti ed un conferimento certo dei rifiuti organici.
Linee tematiche Minimizzazione del RU residuo Promozione raccolta di qualità Sistemi di registrazioni e GIS Tariffa di ambito e puntuale
 
 
Azioni specifiche
Riduzione volumi di raccolta standard Raccolte porta a porta Almeno per raccolta Secco e Umido Predisposizione e calcoli a cura del CdB
Manufatti con contenitori RFID Analisi merceologiche Attivabile anche  per raccolta Umido Allineamento indici e costi
Contenitori/Manufatti per utenza Comunicazione Sistema RFID adatto a sacchi e contenitori Tariffa puntuale per servizio Verde
Registrazione Svuotamenti   Controller con duplice funzione GPS e lettura RFID Tariffa puntuale per servizio Ingombranti a domicilio
Raccolta e recupero pannolini e pannoloni   Sistema Web-based per accesso tramite browser Tariffa puntuale per servizio Secco
 
Gli obiettivi attesi per lo smaltimento e il recupero dei rifiuti
Le azioni previste dal Piano d’Ambito, con simulazioni per l’anno 2025 prevedono un contenimento della produzione complessiva di rifiuti urbani e – soprattutto – una riduzione del rifiuto secco valutato anche in base ai casi pilota già attivati dal Consorzio Verona 2 e ai dati consolidati di esperienze di implementazione della tariffa puntuale nella Regione Veneto; tutti questi fattori faranno crescere la raccolta differenziata oltre l’86% dei rifiuti gestiti.

Quindi la gestione futura si caratterizzerà da un lato nel contenimento della produzione totale (meno è meglio) e dall’altro nella crescita di una raccolta differenziata di qualità (più riciclo pulito), senza dimenticare un’azione di comunicazione e dialogo costante con la popolazione e con il settore delle utenze non–domestiche che sono i produttori dei rifiuti e che debbono fare il primo passo qualificante nella gestione; non è stato dimenticato anche l’educazione ambientale e all’economia circolare da svilupparsi nelle scuole del territorio.

Gli aspetti ambientali
Il piano prevede anche di ottimizzare la logistica degli automezzi di raccolta sul territorio, per una diminuzione degli impatti sull’ambiente. Anche gli impianti per il riciclo dei rifiuti verranno ottimizzati per evitare il trasporto di “lungo raggio” dei rifiuti raccolti.
La riduzione del secco, la raccolta differenziata di qualità e la logistica ottimizzata hanno effetti ambientali che sono stati valutati nel piano calcolando il bilancio energetico complessivo della gestione (in termini di ton di Petrolio Equivalente o tEP/anno) e di bilancio emissivo complessivo di gas climalteranti (ton di CO2 equivalente o tCO2eq/anno). Rispetto alla gestione attuale si prevede che, a regime, la gestione possa risparmiare annualmente 7.000-8.000 t EP mentre verrebbero evitate emissioni clima-alteranti pari a 8.500-10.000 t CO2eq.

 

Relazione Tecnica, sintesi a cura dell’Ufficio Tecnico del Consiglio di Bacino Verona Nord


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