Storia del Comune

Lapidi romane rinvenute nel Vicentino e numerose monete dell’ età repubblicana e imperiale, trovate durante gli scavi per la costruzione dell’ ex casa del fascio, testimoniano che Calvene esisteva già ai tempi di Roma.Le prime notizie certe risalgono al 914. Successivamente Calvene fu donato da un longobardo al Convento Padovano di S. Stefano e dato in feudo dai Vescovi di Padova ai signori del luogo. Ceduto al Comune di Vicenza, diventò un importante centro religioso e civile.
Nel 1404 passò sotto il dominio della Repubblica marinara di Venezia. La peste, il colera e il banditismo si abbatterono ripetutamente sul paese.
Durante la dominazione francese Calvene fece parte del dipartimento del Bacchiglione. Dopo l’ unità d’ Italia i Calvenesi conobbero l’ emigrazione soprattutto in terre d’ oltre mare.
Nella 1° guerra mondiale Calvene, situato in prossimità del fronte, visse giorni di tremenda angoscia (evacuazione del paese, profughi, requisizione del bestiame, scuole trasformate in ospedali da campo).
In quel periodo fu aperta la “ Strada della salvezza” ( Km. 18 ) collegamento rapido con l’ altopiano, di vitale importanza nei momenti più critici.
Anche la 2° guerra mondiale lasciò tracce sanguinose. Calvene, per il suo aspetto impervio e montagnoso, fu centro importante della Resistenza. Nel suo territorio operò la Brigata Mazzini.

MONUMENTI E LUOGHI CARATTERISTICI
Chiesa Arcipretale S. Maria dell’ Annunciazione ( diocesi di Padova, Vicariato di Thiene ) ricostruita dopo l’ alluvione del 1850, negli anni 1850/52. Vi si possono ammirare: il battistero paleocristiano romanico del X secolo, il crocifisso gotico - rinascimentale, l’ annunciazione del Maganza, S. Pietro di Jacopo da Ponte, l’Organo (un Zordan datato 1871).
Chiesa di S. Bellino ( frazione Monte, 1754).
Chiesa del SS.mo Redentore (Magan) eretta nel 1855 e ricostruita nel 1963.
Chiesa di S. Valentino ( Prà del Giglio, 1927)
Caratteristici e molto suggestivi sono alcuni agglomerati ormai in rovina, come Costalamare, Prà del Giglio, Piani.          
Merita attenzione il mulino "Della Teodolinda" che sorge sul torrente Chiavona, ristrutturato di recente, situato nella parte meridionale del paese. È uno dei pochi esemplari a coppello funzionanti nell’ alto vicentino (1767). Un’ altro mulino a turbina esiste a nord del paese in via Grumale (1699).
Di notevole interesse sono il Cimitero Inglese in Val di Fonte ed il ponte ad arcata unica , sul torrente Astico, in località Maglio - Pralunghi.

IL TERRITORIO
Calvene (in provincia di Vicenza) confina ad est e a sud con Lugo di Vicenza, a nord con Asiago, ad ovest con Caltrano e Chiuppano.
Ha una superficie di 1154 ha. L’ altitudine oscilla tra un minimo di 165 s.l.m. ed un massimo di 1518 s.l.m.
Nella sua parte meridionale è attraversato dal torrente Astico che riceve, prima di entrare nel territorio di Lugo, le acque del Chiavona.
Il territorio nel fondovalle è pianeggiante, il resto è collinare e montuoso, solcato da valli impervie e boscose (Val Chioda, Val Porca, Val Savina).
M. Cavalletto (m. 1230) e Cima Fonti (m. 1518) sono i punti più panoramici.
Il clima è mite nella parte esposta a sud, dove si coltivano viti, granoturco e foraggio, più fresco e rigido nella zona di montagna, dove crescono faggi, carpini, castagni e abeti.
Numerose sono le case sparse e le contrade disposte lungo i fianchi della montagna, in ridente posizione e dominanti la valle e la verde pianura.
Ricordiamo: Bissoli (m. 163), Bordogni (m. 250), Cappozzi (m. 326), Grumale (m.260), Lugazza (m.194), Magan (m.219), Maso (m. 338), Prà del Giglio (m.436), Pralunghi (174), Monte (m. 625), Malleo ( m. 526).

Gli abitanti sono 1314 (Dicembre 2018)

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