OLTRE LE BARRIERE, DENTRO LA CULTURA: MONTEBELLUNA INVESTE IN INCLUSIONE
Pubblicata il 16/04/2025
Al via due progetti che coinvolgono le cooperative “Solidarietà” e” Vita e Lavoro” assieme a Meve, Biblioteca e gli altri servizi culturali del Comune.
Due sodalizi, sugellati da altrettante convenzioni triennali per promuovere una cultura realmente inclusiva, sono quelli siglati dal Comune di Montebelluna con le cooperative sociali "Solidarietà" e "Vita e Lavoro", attive da anni nel territorio con progetti educativi rivolti a persone adulte con disabilità.
Due atti distinti, che condividono un obiettivo comune: promuovere l'integrazione e la valorizzazione delle potenzialità di ogni persona attraverso la partecipazione attiva ai luoghi della cultura e alla vita collettiva della città.
Entrambi i progetti partono da un presupposto condiviso: la disabilità non è solo una condizione individuale, ma il risultato dell’interazione con un ambiente più o meno favorevole. Per questo, è essenziale costruire contesti capaci di accogliere, valorizzare e far emergere le competenze di ciascuno.
La prima convenzione vede coinvolta la cooperativa "Solidarietà", che gestisce il Centro Diurno "La Libellula". Grazie a questa collaborazione, gli ospiti del centro saranno coinvolti in attività continuative presso il MeVe – Memoriale Veneto della Grande Guerra e altri servizi culturali del Comune.
Le attività previste spaziano dalla cura e riordino degli spazi museali alla promozione degli eventi, passando per laboratori educativi, supporto alla gestione logistica di spazi pubblici e realizzazione di manufatti creativi (come borse o astucci ricavati da materiali riciclati).
Parallelamente, il Comune ha sottoscritto una convenzione con la cooperativa "Vita e Lavoro", che prevede il coinvolgimento di utenti e operatori del Centro Diurno in numerose attività della biblioteca comunale.
Tra le principali azioni: l’etichettatura dei libri, l’allestimento degli spazi, la realizzazione di sacchetti dono per il progetto Nati per Leggere già sperimentata con successo dallo scorso anno, la consegna di materiali alle scuole e il supporto ad eventi pubblici legati alla lettura e alla creatività. Questa collaborazione si fonda su esperienze già attivate con successo e punta a rafforzare la presenza attiva delle persone con disabilità nei luoghi della cultura.
Un esempio concreto di integrazione, che riconosce alle persone con disabilità un ruolo attivo e costruttivo all’interno della comunità, sostenuto da un contributo comunale annuale di 2.200 euro complessivi per il triennio 2025–2027.
«In questi anni – dichiara il sindaco, Adalberto Bordin – stiamo seminando affinché l’inclusione non sia un’azione isolata, ma un modo di essere comunità. I progetti realizzati con le cooperative Solidarietà e Vita e Lavoro vanno in questa direzione, considerando le persone con disabilità non sono fruitori passivi di servizi, ma risorse attive, portatrici di valore. Lavorare insieme nella biblioteca o al MeVe, contribuire a costruire eventi culturali, contribuisce a costruire legami, a scardinare pregiudizi: un arricchimento reciproco per tutta la comunità».
Aggiunge Maria Bortoletto, assessore alla Cultura e ai Servizi Sociali: “Il MeVe, la biblioteca e gli altri servizi culturali si confermano luoghi non solo di conoscenza, ma di relazione e coesione sociale, dove la cultura incontra il diritto alla partecipazione. Le convenzioni approvate non sono che un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e terzo settore, capace di attivare energie positive e generative per tutta la comunità montebellunese”.
Precisa Monia Poloni, coordinatrice e vicepresidente del Centro diurno La Libellula di Cooperativa Solidarietà: “Questa convenzione va a suggellare un rapporto di collaborazione con laAmministrazione comunale di Montebelluna che è nata già all’inizio degli anni 2000 e con il tempo è stata coltivata e fortemente voluta da Monica Celi e da tutto il suo prezioso staff. I nostri utenti settimanalmente sono protagonisti all’interno del MeVe di Montebelluna in attività di riordino, pulizia ed attività di segreteria utili a rendere il servizio museale sempre efficiente e funzionale. A questo si aggiunge la nostra presenza nell’organizzazione e nello svolgimento dell’evento “la Notte dei Musei” dove allestiamo l’angolo rinfresco e laboratori a tema per l’intrattenimento dei visitatori più giovani. Da un paio d’anni ci è stato dato anche l’incarico di distribuire le locandine degli eventi organizzati dai due musei comunali, curando le bacheche di Montebelluna ma anche dei Comuni limitrofi e ci mettiamo in gioco anche offrendo e proponendo dei laboratori creativi e di sensibilizzazione all’interno delle “Child room” estive per i ragazzini dei centri estivi al MeVe. Sempre in collaborazione con l’amministrazione comunale, da qualche anno ci occupiamo della gestione del salone posto al primo piano dello stabile Ex Bessegato, dove settimanalmente ci occupiamo della pulizia e del riordino degli spazi e teniamo nota delle diverse prenotazioni. Riteniamo che questo momento di riconoscimento del nostro operato sia un passaggio fondamentale che sottolinea l’importanza del ruolo attivo delle persone con disabilità che sanno mettersi in gioco a favore della cittadinanza per offrire servizi utili, efficienti e destinati a tutta la comunità”.
Conclude Elisa Ceron, direttrice della Cooperativa Vita e Lavoro: “Il progetto nato con la Biblioteca di Montebelluna rappresenta un’opportunità di cittadinanza attiva per le persone con disabilità che frequentano il centro diurno della Cooperativa Vita e Lavoro. Svela la direzione verso cui siamo orientati: essere presenti nel territorio come risorse, e, incontra perfettamente la nostra mission: perseguire l’interesse generale della comunità.
Attraverso questa esperienza le persone con disabilità mettono a servizio della collettività le proprie capacità e i propri talenti e concorrono a realizzare e diffondere una nuova cultura dell’inclusione. Il riconoscimento dell’operato, anche in termini economici, permette alle persone di riscoprirsi quali soggetti attivi con un’identità adulta e quindi con un ruolo sociale che determina anche delle responsabilità.
Siamo sicuri che quella con la Biblioteca sarà una collaborazione arricchente e virtuosa capace di aprirsi ad altre possibilità future”.
Due sodalizi, sugellati da altrettante convenzioni triennali per promuovere una cultura realmente inclusiva, sono quelli siglati dal Comune di Montebelluna con le cooperative sociali "Solidarietà" e "Vita e Lavoro", attive da anni nel territorio con progetti educativi rivolti a persone adulte con disabilità.
Due atti distinti, che condividono un obiettivo comune: promuovere l'integrazione e la valorizzazione delle potenzialità di ogni persona attraverso la partecipazione attiva ai luoghi della cultura e alla vita collettiva della città.
Entrambi i progetti partono da un presupposto condiviso: la disabilità non è solo una condizione individuale, ma il risultato dell’interazione con un ambiente più o meno favorevole. Per questo, è essenziale costruire contesti capaci di accogliere, valorizzare e far emergere le competenze di ciascuno.
La prima convenzione vede coinvolta la cooperativa "Solidarietà", che gestisce il Centro Diurno "La Libellula". Grazie a questa collaborazione, gli ospiti del centro saranno coinvolti in attività continuative presso il MeVe – Memoriale Veneto della Grande Guerra e altri servizi culturali del Comune.
Le attività previste spaziano dalla cura e riordino degli spazi museali alla promozione degli eventi, passando per laboratori educativi, supporto alla gestione logistica di spazi pubblici e realizzazione di manufatti creativi (come borse o astucci ricavati da materiali riciclati).
Parallelamente, il Comune ha sottoscritto una convenzione con la cooperativa "Vita e Lavoro", che prevede il coinvolgimento di utenti e operatori del Centro Diurno in numerose attività della biblioteca comunale.
Tra le principali azioni: l’etichettatura dei libri, l’allestimento degli spazi, la realizzazione di sacchetti dono per il progetto Nati per Leggere già sperimentata con successo dallo scorso anno, la consegna di materiali alle scuole e il supporto ad eventi pubblici legati alla lettura e alla creatività. Questa collaborazione si fonda su esperienze già attivate con successo e punta a rafforzare la presenza attiva delle persone con disabilità nei luoghi della cultura.
Un esempio concreto di integrazione, che riconosce alle persone con disabilità un ruolo attivo e costruttivo all’interno della comunità, sostenuto da un contributo comunale annuale di 2.200 euro complessivi per il triennio 2025–2027.
«In questi anni – dichiara il sindaco, Adalberto Bordin – stiamo seminando affinché l’inclusione non sia un’azione isolata, ma un modo di essere comunità. I progetti realizzati con le cooperative Solidarietà e Vita e Lavoro vanno in questa direzione, considerando le persone con disabilità non sono fruitori passivi di servizi, ma risorse attive, portatrici di valore. Lavorare insieme nella biblioteca o al MeVe, contribuire a costruire eventi culturali, contribuisce a costruire legami, a scardinare pregiudizi: un arricchimento reciproco per tutta la comunità».
Aggiunge Maria Bortoletto, assessore alla Cultura e ai Servizi Sociali: “Il MeVe, la biblioteca e gli altri servizi culturali si confermano luoghi non solo di conoscenza, ma di relazione e coesione sociale, dove la cultura incontra il diritto alla partecipazione. Le convenzioni approvate non sono che un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e terzo settore, capace di attivare energie positive e generative per tutta la comunità montebellunese”.
Precisa Monia Poloni, coordinatrice e vicepresidente del Centro diurno La Libellula di Cooperativa Solidarietà: “Questa convenzione va a suggellare un rapporto di collaborazione con laAmministrazione comunale di Montebelluna che è nata già all’inizio degli anni 2000 e con il tempo è stata coltivata e fortemente voluta da Monica Celi e da tutto il suo prezioso staff. I nostri utenti settimanalmente sono protagonisti all’interno del MeVe di Montebelluna in attività di riordino, pulizia ed attività di segreteria utili a rendere il servizio museale sempre efficiente e funzionale. A questo si aggiunge la nostra presenza nell’organizzazione e nello svolgimento dell’evento “la Notte dei Musei” dove allestiamo l’angolo rinfresco e laboratori a tema per l’intrattenimento dei visitatori più giovani. Da un paio d’anni ci è stato dato anche l’incarico di distribuire le locandine degli eventi organizzati dai due musei comunali, curando le bacheche di Montebelluna ma anche dei Comuni limitrofi e ci mettiamo in gioco anche offrendo e proponendo dei laboratori creativi e di sensibilizzazione all’interno delle “Child room” estive per i ragazzini dei centri estivi al MeVe. Sempre in collaborazione con l’amministrazione comunale, da qualche anno ci occupiamo della gestione del salone posto al primo piano dello stabile Ex Bessegato, dove settimanalmente ci occupiamo della pulizia e del riordino degli spazi e teniamo nota delle diverse prenotazioni. Riteniamo che questo momento di riconoscimento del nostro operato sia un passaggio fondamentale che sottolinea l’importanza del ruolo attivo delle persone con disabilità che sanno mettersi in gioco a favore della cittadinanza per offrire servizi utili, efficienti e destinati a tutta la comunità”.
Conclude Elisa Ceron, direttrice della Cooperativa Vita e Lavoro: “Il progetto nato con la Biblioteca di Montebelluna rappresenta un’opportunità di cittadinanza attiva per le persone con disabilità che frequentano il centro diurno della Cooperativa Vita e Lavoro. Svela la direzione verso cui siamo orientati: essere presenti nel territorio come risorse, e, incontra perfettamente la nostra mission: perseguire l’interesse generale della comunità.
Attraverso questa esperienza le persone con disabilità mettono a servizio della collettività le proprie capacità e i propri talenti e concorrono a realizzare e diffondere una nuova cultura dell’inclusione. Il riconoscimento dell’operato, anche in termini economici, permette alle persone di riscoprirsi quali soggetti attivi con un’identità adulta e quindi con un ruolo sociale che determina anche delle responsabilità.
Siamo sicuri che quella con la Biblioteca sarà una collaborazione arricchente e virtuosa capace di aprirsi ad altre possibilità future”.

