La Chiesa Di San Giorgio A Villadolt
In molti documenti la chiesa campestre viene definita con il nome del patrono o come di Villadolt (inizio del XVI sec.). Altre volte viene chiamata San Giorgio in campagna che testimonia come la chiesetta fosse immersa nel paesaggio agricolo. La chiesa era definita parrocchiale da quando nel 1607 gli fu riconosciuta una certa autonomia staccandola dalla pieve di San Vigilio di Palse. A San Giorgio erano subordinate le chiesette scomparse di Sant’Egidio e di San Pellegrino.
Il fatto che la chiesetta fosse molto distante dal villaggio di Villadolt ci fa credere che fosse un culto precedente all’età basso medievale. Quindi culti antichi legati a un sistema insediativo antico e diffuso nell’alta pianura.
L’edificio ad aula è molto semplice con un presbiterio a pianta quadrata con volta a vele con a fianco due vani ad uso sacrestia e affiancata da un campanile a canna quadrata con cella a quattro bifore in pietra, coronato da un tamburo ottagonale e una cupoletta semisferica. Alcuni interventi di restauro sono documentati nel 1694 e nel 1783. Al suo interno vi è un altare ligneo di fattura seicentesca su mensa e paliotto in marmo. I due dipinti che lo completano sono attribuiti a Osvaldo Gortanutti. In alto il Padre, sotto la pala con la Madonna, assisa su nuvole, con Gesù Bambino seduto sulle sue ginocchia e circondata da testine cherubiche. In basso, sulla sinistra, è rappresentato san Giorgio titolare della chiesa mentre trafigge il drago, mentre a destra c’è san Giovanni Battista, in piedi sopra un masso mentre regge la croce di canna con il cartiglio Ecce Agnus Dei. Nella chiesa è presente anche una acquasantiera in pietra del XVI secolo molto semplificata nello stile.

Immagine della chiesa di San Giorgio all’interno del cimitero a Villadolt

Dipinto con rappresentazione di
San Giorgio e il Drago