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Istituzioni Pubbliche di Assistenza Veneziane

Collezione di dipinti e sculture

Il ricco nucleo di dipinti e oggetti d’arte, appartenenti alle collezioni di IPAV, conta numerose opere di grande rilevanza artistica e storica che attraversano i secoli: dalle tavole del Trecento ai dipinti di artisti contemporanei. Sono presenti quasi tutti i grandi nomi della scuola veneta del xv, xvi e xvii secolo: da Jacopo e Domenico Tintoretto a Palma il Giovane, da Pietro Ricchi ad Antonio Bellucci; e ancora Nicolò Bambini, Gian Antonio Pellegrini, Nicola Grassi, Francesco Guardi, e molti altri.
Questo ingente patrimonio – che IPAV ha ereditato da IRE - si deve per la maggior parte ai doni, alle eredità, ai lasciti da parte dei governatori dei pii istituti e dei benefattori, ma anche alle importanti commissioni che, nel tempo, arricchirono gli splendidi edifici di culto annessi agli ospizi.

IL CICLO DEI CROCIFERI REALIZZATO DA PALMA IL GIOVANE
All’interno dell’oratorio dei Crociferi – poi Renier Zen – negli ultimi due decenni del Cinquecento Palma il Giovane realizzò l’intero arredo pittorico della piccola aula con il memorabile ciclo di teleri dedicati a coloro che fecero la “storia” di quest’ordine religioso nella città di Venezia.

L’INSIGNE PINACOTECA DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DEI DERELITTI
La chiesa di Santa Maria dei Derelitti (o dell’Ospedaletto), nel corso di tre secoli si trasformò in una delle più insigni pinacoteche della città: alla rara testimonianza di fine Cinquecento di Damiano Mazza – allievo prediletto e talentuoso del grande Tiziano – si aggiunsero nei decenni successivi le opere di Pietro Liberi e di tanti altri illustri pittori del Sei e del Settecento: Andrea Celesti, Antonio Molinari, Nicola Grassi, Giovan Battista Tiepolo, solo per citarne alcuni.

IL GRUPPO SCULTOREO DEL SANSOVINO
Anche per la scultura non mancano le grandi firme: una su tutte, quella di Jacopo Tatti, detto il Sansovino, che sul finire degli anni venti del Cinquecento realizzò una Madonna con il Bambino e due putti in cartapesta, telaforte e stucco, modello, probabilmente, di un gruppo figurale in marmo: un gruppo scultoreo ricco di fascino e di tenera umanità appartenente al primo momento veneziano del grande scultore fiorentino.
Ogni singola opera d’arte delle collezioni IPAV ha una narrazione a sé che ci consente di attraversare il tempo e di conoscere, come in una serie di fotogrammi, le vicende di coloro che, in modi diversi e per motivi diversi, vissero questi luoghi lasciando un segno indelebile nella secolare storia dell’assistenza pubblica a Venezia.
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